Nel momento di massimo bisogno per Gaza, è inaccettabile che il lavoro delle organizzazioni umanitarie sia impedito dai bombardamenti.

Il 20 luglio, l’ordine che ha colpito Deir al-Balah ha costretto alla fuga tra le 50.000 e le 80.000 persone. Parte del nostro staff non riesce a raggiungere le cliniche: le strade sono pericolose a causa delle operazioni militari dell’esercito israeliano.

Oggi, quasi l’87% della Striscia è già stata sottoposta a ordini di evacuazione. A causa dei continui ordini di evacuazione, i civili sono ammassati in aree che rappresentano appena il 12% del territorio.

Lo spazio vitale si riduce ogni giorno: migliaia di famiglie, già stremate da fame, sete e sfollamenti, sono costrette a spostarsi con pochissimo preavviso, a volte una manciata di minuti.

La popolazione ha bisogno urgente di tutto: cibo, cure, acqua. Non può essere ignorata.
Il lavoro umanitario è essenziale e non può essere rallentato.
Fermate il fuoco. Fermate quest’orrore.

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